Ovviamente è sempre possibile criticare l’operato o il parere di una persona, una critica può essere spesso costruttiva, ma non bisogna esagerare, infatti, come in ogni cosa, a tutto c’è un limite. 

Un primo chiarimento sui limiti della critica arriva da una sentenza della Corte di Cassazione, sent. n. 9091/14 del 25.02.2014. Secondo i giudici quando si critica una persona biosogna stare sempre attenti a non utilizzare espressioni infamanti e inutilmente umilianti che si traducano in una pura aggressione verbale del soggetto criticato. Non a caso l’unico limite dell’esercizio del diritto di critica è proprio quello del rispetto della dignità altrui. 

Questo di certo non vuol dire che una critica non può essere severa e aspra, ma è giusto precisare che i giudizi duri si riferiscano soltanto alla circostanza oggetto della critica, senza trascendere da essa. Ad esempio, nel caso di un film, si può tranquillamente criticare il film e il modo in cui è stato girato, ma non si può appellare il regista con aggettivi quali “cretino” o “raccomandato”.

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