Quando un condomino non paga una o più rate, l’amministratore, in qualità di incaricato alla riscossione dei contributi, deve personalmente inviare un sollecito. Se l’inquilino non da nessuna risposta, l’amministratore dà mandato al legale di fiducia della compagine affinché agisca per recuperare il credito.
Il legale invia al condomino una diffida di pagamento, minacciandolo che in caso d’inadempimento entro il termine indicato nella lettera, farà ricorso all’Autorità giudiziaria.
Il condomino finalmente si decide a pagare le spese condominiali ma non paga il compenso dell’avvocato.
Cosa succede in questi casi?
L’amministratore può solamente pagare l’avvocato con i soldi presenti nella cassa condominiale (o comunque richiesti ai condomini) e non potrà porre quella spesa a carico del moroso. Se agisse in questo modo, la deliberazione dovrebbe essere considerata invalida per violazione dei criteri di ripartizione delle spese.