L’alluminio è un materiale attualmente molto impiegato nel settore alimentare: si va dalla cottura (pentole e caffettiere dove molto spesso si parla di leghe di alluminio) fino ad arrivare alla conservazione dell’alimento stesso attraverso vaschette e fogli.

E’ per questo motivo che la maggioranza delle persone soffre di un certo grado di tossicità da alluminio. Dopo anni di esposizione accumulata e del suo deposito nei tessuti del corpo, questo elemento può portare ad una degenerazione del cervello. Secondo le statistiche del laboratorio Mineral Test, nelle Marche che è una tra le regioni a più basso inquinamento di metalli pesanti, il livello di alluminio nella popolazione è il doppio rispetto al limite massimo consentito.

Fegato, ossa polmoni, tiroide e cervello sono i siti in cui si immagazzina l’alluminio nel nostro organismo. E’ accertato che il morbo di Alzheimer è correlato anche ad alte quantità di alluminio nel tessuto cerebrale.

Gli oggetti in alluminio devono essere conformi al Decreto n°76 del 18 aprile 2007 “Regolamento recante la disciplina igienica dei materiali e degli oggetti di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti”

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