Pochi condòmini sono informati sull’argomento: debiti condominiali. Questi nascono quando il vostro condominio accumula delle pendenze nei confronti di alcune ditte o fornitori. 

Capita spesso che i creditori per recuperare i soldi cercano di rifarsi sui singoli proprietari, ma quest’ultimi devono versare sempre i soldi solo nelle mani dell’amministratore e non direttamente in quelle del creditore. Infatti secondo una sentenza della Corte di Cassazione, sent. n. 3636/2014, se non ci dovesse essere questo passaggio nelle mani dell’amministratore, il condòmino-debitore non si libera dal proprio debito e resta indebitato.

Per capire meglio riportiamo un semplice esempio:
dopo un lavoro di manutenzione straordinaria, nasce un contenzioso tra l’azienda appaltatrice e il condominio moroso a causa di alcuni condòmini che ritardano il versamento delle rate. In casi del genere la legge prevede che il creditore può rifarsi solo contro i condòmini che ritardano il pagamento e di conseguenza può capitare che per evitare conseguenze legali, il condòmino ritardatario, paghi direttamente all’impresa creditrice. Gravissimo errore, perchè si rischia di pagare ben 2 volte: una volta all’impresa e la seconda al condominio (quando l’amministratore, constatato che il condomino non ha versato le rate sul conto corrente condominiale, chiede il pagamento della quote).

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