Un famoso dictat diceva che i potenti sono tre: i re, i papi e chi non tiene nulla. In parte è vero ma è anche vero che utilizzare un po’ la testa e sperare in un pizzico di fortuna non guasta per cercare di evitare o meglio agirare la propria posizione debitoria.
I debiti principali sono due: i debiti erariali e/o previdenziali e i debiti di credito al consumo. Le brutte “bestie nere” del cittadino comune.
Debiti erariali e/o previdenziali: senza soffermarci su come si forma una cartella esattoriale o su cosa è una cartella esattoriale, il cui nome oggi fa semplicemente rabbrividire, basti pensare a l’unica vera realtà: i crediti erariali e/o previdenziali si basano esclusivamente su presunzioni, restrizioni e preclusioni a carico dei debitori e dei terzi giustificate da una sorta di interesse pubblico alla tempestiva riscossione dei crediti tributari iscritti a ruolo con cartella esattoriale.
In definitiva le regole che concedono la riscossione erariale sono tutte a favore di una parte: l’erario. Partendo da tale assunto ‘c’è sempre qualcosa che manca (qualche irregolarità) in una cartella esattoriale ed in genere qualche motivo valido di impugnazione si trova sempre….se non altro per “perdere” un po’ di tempo tale che il debito può cadere per così dire nel “dimenticatoio” se non è particolarmente ingente ovvero si può attendere qualche condono che consenta una riduzione del debito (considerando il momento di forte crisi e la necessità di fare cassa per l’erario e la macchinosa burocrazia).
Ovviamente oggi pagandosi il contributo unificato (che prima non era previsto per opposizione a cartella esattoriale) vale la pena solo per debiti importanti, contrariamente se il debito non è tanto importante da rimetterci un contributo unificato tanto vale pagarlo o non far nulla…per piccoli importi potrebbero non avviare alcun tipo di procedura esecuztiva. (Attenzione però se sono tanti piccoli importi…uniti diventano un unico grande importo). Anche solo il tempo è prezioso per guadagnare qualche sconto….
Debiti di credito al consumo: si utilizza un termine particolamente da giurista per parlare delle finanziarie. Cosa succede se un soggetto smette di pagare le rate di un finanziamento? Le finanziarie non essendo attrezzate per procedere con esecuzione e per il recupero del credito si rivolgono a società terze cedendo il proprio credito (factoring). La questione diventa simpatica perchè la maggior parte delle volte queste società terze sono piccole imprese, anche a gestione familiare, che non sono iscritte all’UNIREC. In quest’ultimo caso sarebbe più complicato perchè ci troveremo di fronte a vere e proprie società attrezzate con studi legali e pronte a procedere con esecuzione.
Le società non UNIREC in genere acquistano il credito dalla finanziaria ed agiscono con atti intimidatori cercando di indurre il debitore a trattare il debito, a transigere insomma. In tal caso basta con educazione cercare di far passare del tempo, far presente che mancano i soldi e che non si può pagare. Queste società non faranno mai causa, il loro obiettivo sarà transigere perchè tutto ciò che è in più rispetto a quello che hanno pagato è un puro guadagno. Se si riesce a far passare un po’ di tempo e si è anche un pizzico fortunati il credito perde di valore. Più passa il tempo e più sono inferiori le possibilità di riscuotere ovviamente. Può succedere che la prima società cessionaria ceda a sua volta ad una terza società ad un prezzo ancora inferiore quello stesso credito. In tal modo ci troveremo ad interloquire ed a trattare con un altro soggetto giuridico con il quale sempre in modo garbato si può aprire un tavolo delle trattative. In tal modo anche un debito di 10.000 si può arrivare ad estinguerlo anche con 1000, 1500 euro ottenendo la queitenza che fa cancellare il nostro nominativo dalla “cattivissima” lista dei cattivi pagatori……
Con le società iscritte all’UNIREC la vita potrebbe essere più complicata in quanto sono aziende professionali ed attrezzate a differenza delle altre. Però un valido banco delle trattative può sempre aprirsi, l’importante è il tempo. Anche se le società dell’UNIREC non rinunciano mai agli interessi maturati (però se il computo degli interessi poi superasse quelli legali? Qui ci si potrebbe ancora divertire…).
La nostra mission: l’obiettivo As.Cii. tutelare i cittadini cercando di alleviare il peso dei loro debiti. Tutto ciò è possibile in quanto una squadra di professionisti qualificati è pronta per agire a tutela dei “poveri” debitori. Per questo se avete problemi con l’erario o con il credito a consumo contattateci e vedremo insieme come poter risolvere il problema. Potrebbe anche essere divertente….
L’AsCii raccoglie le segnalazioni di tutti i consumatori (anche non iscritti) e li tutela e li informa (newsletter gratuita), anche inoltrando gratuitamente segnalazioni con mezzo equivalente alla raccomandata con ricevuta di ritorno senza alcun costo.
Gli iscritti (euro 25 annui) inoltre hanno un servizio di assistenza e consulenza gratuito e dedicato e possono avvalersi dei professionisti AsCii con contratto scritto e costi convenzionati o gratuito patrocinio (procedimento giudiziario completamente gratuito) per redditi non superiori a euro 10.766,33 o su autorizzazione nei casi particolarmente meritevoli di tutela.
Per ogni eventuale richiesta in merito inviare una segnalazione a: indebitati@ascii.it