I motivi sono la minor presenza di malto e un minore carico fiscale non sempre ottenuto in maniera trasparente.

La legge italiana infatti impone alla birra di avere un “grado saccarometrico” minimo pari a 10,5 gradi plato, equivalente ad un grado alcolico del 3,5%. In Belgio il grado saccarometrico della “birra da tavola di II categoria” (equiparata alla nostra “birra”) oscilla da 7 a 8, mentre in Germania la birra di analogo livello deve superare i 7 gradi.

La birra economica importata dall’estero contiene meno mosto e paga meno tasse rispetto a quella italiana perchè in Italia la birra paga le tasse in relazione al grado plato. Se una birra a bassa gradazione italiana versa 29 centesimi al litro, quelle analoghe importate ne versano 19-20, creando così grossa disparità a livello di concorrenza.

Spesso anche le norme e quindi la sicurezza alimentare è meno rigida dell’Italia, inoltre le birre importate sono birre che hanno una produzione meno recente e che sono state immagazzinate e trasportate per diversi mesi in condizioni non ottimali.

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