Aumentano le sentenza della Cassazione a favore dei pazienti, i giudici si esprimono sempre di più a tutela dei cittadini vittima di malasanità.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, sent. n. 9194/14 del 25.02.2014., afferma che contro il medico responsabile dell’intervento sbagliato è possibile presentare querela e chiedere il risarcimento entro un termine di tempo (il termine per proporre querela per lesioni colpose è di tre mesi) che non comincia a decorrere dal giorno dell’intervento, ma dal giorno in cui il paziente prende la totale conoscenza dell’errore. 

Secondo gli ermellini il paziente danneggiato deve essere pienamente cosciente che le conseguenze subite a causa del trattamento o dell’intervento siano dipese dal medico. 

Una sentenza nettamente a vantaggio delle vittime di malasanità, le quali potrebbero prendere conoscenza certa solo in seguito all’errore del medico.

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