Questo è in sintesi l’orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con la sentenza 129/2013. Secondo i giudici l’uso di un auto di lusso è sinonimo di benessere, anche se questa è concessa in leasing.
Per questo motivo la Suprema Corte ha rigettato il ricorso di una donna di 47 anni che, divorziata dal 2008 a seguito della separazione chiesta dal marito nel 1999, voleva dall’ex coniuge l’assegno divorzile, oltre ai 420 euro che il marito le corrisponde per il mantenimento della figlia di venti anni, maggiorenne ma non autosufficiente.
Secondo gli ermellini le richieste della donna sono prive di fondamento, vista l’acquisizione in leasing di una autovettura Mercedes Slk, ritenuta indicativa di una situazione di benessere.
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