La Corte di Cassazione, Cass. ord. n. 4093/14 del 20.01.2014., afferma che un condòmino non può chiedere il risarcimento del danno al vicino di casa per i fumi e gli scarichi provenienti dalla sua canna fumaria se queste immissioni sono sporadiche.
Inoltre i giudici della Suprema Corte sottolineano che per ottenere un risarcimento in tribunale, bisogna dimostrare:
– l’intollerabilità delle immissioni, nel caso in oggetto due immissioni a distanza l’una dall’altra non vengono considerate intollerabili. In questi casi, infatti, il pericolo per la salute è solo potenziale e non effettivo;
– la prova dell’esistenza di lesioni fisiche o psichiche causate dagli scarichi provenienti dalla canna fumaria del vicino.
In conclusione per avere un risarcimento, in questi casi, è necessario fornire una prova concreta del danno derivante dalle emissioni nocive della canna fumaria.
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