Il reato di danneggiamento fraudolento di beni assicurati è possibile scinderlo nelle due versioni di chi “distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza” con lo scopo di trarne lucro e chi “aggrava le conseguenze o denuncia un sinistro non accaduto ovvero distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro”.
Lo dichiara la Corte di cassazione, Sezione II penale, nella Sentenza 17 gennaio 2014 n. 1856, esprimendosi sul caso di un incendio doloso di un magazzino commerciale.
Secondo i giudici della Suprema Corte essendo questi due reati differenti e con una loro indipendente gravità penale concorrono fra loro.
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