I risultati della ricerca realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (Tossicologia alimentare e veterinaria) e dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, dimostrano che le sostanze pericolose alla salute umane sono presenti in quantità irrilevanti nella zona della Terra dei Fuochi.

Inoltre è da sottolineare che questi valori sono inferiori rispetto a quelli di altri paesi europei (ad esempio gli abitanti di Spagna e Portogallo hanno nel sangue più diossine rispetto agli abitanti della Terra dei Fuochi).

I soggetti della ricerca, tutti apparentemente in buona salute, erano: uomini tra i 18 e i 64 anni e donne tra i 24 e i 64 anni. L’analisi del diario alimentare ha permesso di avere la certezza che non vi fossero differenze di alimentazione tra i campioni e che venissero consumati abitualmente prodotti caseari come mozzarella, latte, formaggi di vario tipo.

Ovviamente sono stati analizzati fin a questo momento pochi campioni, ma i primi risultati sono confortati per tutti gli abitanti delle zone a rischio e sopratutto rassicura non poco sulla qualità degli alimenti prodotti in zona. Infatti ricordiamo che l’esposizione umana alla diossina può anche avvenire attraverso il consumo di alimenti di origine animale, carne, prodotti latto-caseari, uova e pesce, a causa del contatto degli animali con composti che inquinano acqua, terreno e piante.