LA TESI ECONOMICA
La tutela del decoro architettonico è stata disposta dal legislatore in considerazione della diminuzione del valore che la sua alterazione arreca all’intero edificio e, quindi, anche alle singole unità immobiliari che lo compongono. Per questo motivo il giudice per stabilire se in concreto vi sia stata lesione di tale decoro, oltre ad accertare se esso risulti leso o turbato, deve anche valutare se tale lesione o turbativa determini o meno un deprezzamento dell’intero fabbricato, essendo lecito il mutamento estetico che non cagioni un pregiudizio economicamente valutabile o che, pur arrecandolo, si accompagni a un utilità la quale compensi l’alterazione architettonica che non sia di grave e appariscente entità (Cass 2 sez. 15 maggio 1987 n. 4474)

LA TESI ESTETICA

Se è vero che l’alterazione del decoro architettonico dell’edificio in condominio, vietata dall’art 1120 cc., richiede un mutamento estetico implicante un pregiudizio economincamente valutabile, tuttavia, nell’ipotesi di modifica obiettivamente rilevante, deve ritenersi insito nel pregiudizio estetico quello economico, con la conseguente insussistenza dell’obbligo del giudice di un espressione motivazione sotto tale ultimo profilo. (Cass 2 sez. 4 aprile 1981 n. 1918)