La Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza 13 maggio – 25 settembre 2013, n. 21882, respinge la tesi “cinematografica” di un uomo che non vuole riconoscere e mantenere il figlio.
L’imputato afferma che il suo liquido seminale è stato rubato in maniera subdola da una donna, per permettere a quest’ultima di rimanere incinta del suo bambino.
I giudici della Suprema Corte hanno respinto tale ipotesi, condannando l’uomo al mantenimento e al riconoscimento del figlio.
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